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    la conoscenza per la conoscenza, non per il potere nè per il successo

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    www.controlacrisi.org/notizia/Conflitti/2013/2/9/31073-acqua-bene-comune-nonostante-il-successo-del-referendum-si

    www.acquabenecomune.org/spip.php?article7407

    Edited by vincenzab - 11/11/2013, 14:24
     
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    www.acquabenecomune.org/raccoltafir...id=53&Itemid=67


    Comunicato Stampa

    Decreto "Sblocca Italia", un ritorno al passato verso la privatizzazione dell'acqua e dei beni comuni


    Solo venerdì è stato pubblicato il testo del cosiddetto decreto "Sblocca Italia". Ci sono voluti quasi 15 giorni prima che venisse alla luce essendo stato licenziato nel Consiglio dei Ministri del 29 Agosto scorso. Un lungo travaglio che, però, non è servito per migliorarne il contenuto.
    Anzi si tratta di un provvedimento che segnala un deciso cambio di fase nelle politiche governative costruendo un piano complessivo di aggressione ai beni comuni tramite il rilancio delle grandi opere, misure per favorire la dismissione del patrimonio pubblico, l'incenerimento dei rifiuti, nuove perforazioni per la ricerca di idrocarburi e la costruzione di gasdotti, oltre a semplificare e deregolamentare le bonifiche.

    Ma ciò che, come Forum dei Movimenti per l'Acqua, c'interessa maggiormente evidenziare è la gravità di quelle norme che, celandosi dietro la foglia di fico della mitigazione del dissesto idrogeologico (Capo III, art. 7), mirano di fatto alla privatizzazione del servizio idrico. Infatti, con questo decreto si modifica profondamente la disciplina riguardante la gestione del bene acqua arrivando ad imporre un unico gestore in ciascun ambito territoriale e individuando, sostanzialmente, nelle grandi aziende e multiutilities, di cui diverse già quotate in borsa, i poli aggregativi.

    Ciò si configura come un primo passaggio propedeutico alla piena realizzazione del piano di privatizzazione e finanziarizzazione dell'acqua e dei beni comuni che il Governo sembra voler definire compiutamente con la Legge di Stabilità.
    In questo provvedimento, probabilmente, verranno inserite quelle norme, in parte già presenti nelle prime versioni del decreto circolate all'indomani del Consiglio dei Minsitri di fine agosto, volte a imporre agli Enti Locali la collocazione in borsa delle azioni delle aziende che gestiscono servizi pubblici, oltre a quelle che costringono alla loro fusione e accorpamento secondo le prescrizioni previste dal piano sulla “spending review”. Si arriverebbe, addirittura, a costruire un vero e proprio ricatto nei confronti degli Enti Locali i quali, oramai strangolati dai tagli, sarebbero spinti alla cessione delle loro quote al mercato azionario per poter usufruire delle somme derivanti dalla vendita, che il Governo pensa bene di sottrarre alle tenaglie del patto di stabilità.

    Con il decreto “Sblocca Italia” si svelano, dunque, le reali intenzioni del Governo, ovvero la diretta consegna dell'acqua e degli altri servizi pubblici locali agli interessi dei grandi capitali finanziari. Infatti, la strategia governativa, pur ammantandosi della propaganda di riduzione degli sprechi e dei costi della politica mediante lo slogan “riduzione delle aziende da 8.000 a 1.000”, non garantirà certamente l'interesse collettivo ma solo quello economico e di massimizzazione dei profitti delle grandi aziende multiutilities che già gestiscono acqua, rifiuti e trasporto pubblico locale.

    Come Forum dei Movimenti per l'Acqua intendiamo denunciare con forza la gravità di questo provvedimento che si pone esplicitamente in contrasto con la volontà popolare espressa con il referendum del 2011 e dichiariamo sin da subito che ci mobiliteremo per contrastare il tentativo di privatizzazione dell'acqua e dei beni comuni, anche rilanciando un nuovo modello di pubblico che guardi alla partecipazione diretta della cittadinanza alla gestione come elemento qualificante e realmente innovativo.
    Roma, 16 Settembre 2014.


    Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
     
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    http://www.acquabenecomune.org/notizie/naz...anno-dell-acqua


    12-13/6 - 4° compleanno dell'acqua

    Pubblicato: VENERDÌ, 05 GIUGNO 2015 09:32




    12-13 giugno, non una ricorrenza



    ma un'occasione per difendere il referendum sull'acqua e i servizi pubblici


    Decine le iniziative da nord a sud
    Sono passati 4 anni da quella straordinaria mobilitazione popolare che portò 27 milioni di italiane e italiani a votare per l'acqua bene comune. Si tratta dell'ultimo successo in termini di affluenza al voto della nostra Repubblica. Dal 12 e 13 giugno 2011, infatti, ogni volta che si vota si sente la solita litania sulla disaffezione alla politica.

    Il 12 e il 13 giugno non si festeggia solo il compleanno dei referendum ma anche il compleanno di una grande festa di democrazia in cui le italiane e gli italiani sono andati a votare per sottrarre l'acqua e i servizi pubblici dalle logiche di mercato e di profitto.

    Di fronte a tutto ciò e ad una chiara volontà popolare che cosa hanno fatto i Governi che si sono succeduti alla guida del Paese?

    Disconoscere, contraddire, aggirare, fino a tentare di cancellare l'esito referendario per riportare acqua e servizi pubblici sotto l'egida del mercato e delle lobbies finanziarie.

    Il Governo attuale e in particolare il Partito Democratico si stanno rendendo responsabili di definire un nuovo quadro normativo (art. 7 decreto Sblocca Italia, legge di stabilità e DDL Madia) che punta a raggiungere il medesimo obiettivo di privatizzazione dell'abrogato Decreto Ronchi: rendere inevitabili le dismissioni delle azioni dei comuni e favorire economicamente i soggetti privati e i processi di aggregazione tra aziende.

    S'intende così costruire un meccanismo per cui le attuali "quattro sorelle dell'acqua" già collocate in Borsa - A2A, Iren, Hera e Acea - potranno inglobare tutte le società di gestione dei servizi idrici, ambientali ed energetici, divenendo i “campioni” nazionali in grado di competere sul mercato globale. Contemporaneamente si provano ad ostacolare processi di ripubblicizzazione come quello di Reggio Emilia e Napoli.

    Si tratta di uno schiaffo alla democrazia, alla coerenza e all'intelligenza!

    Questo 4° anniversario, dunque, non è una mera ricorrenza, ma un'occasione per continuare a difendere quella vittoria, ora più che mai sotto attacco.

    Riprendiamoci l'acqua e i servizi pubblici locali, il momento è ora!

    Roma, 12 Giugno 2015.
     
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