Vallecamonica: Ambiente, Natura e Umano Sentire

Posts written by vincenzab

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    Eppur si move....

    Assemble%20Pubblica%20Ex%20Selca%20Una%20minaccia%20per%20la%20Valcamonica%20ed%20il%20Lago%20dIseo
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    www.lombardianotizie.online/bonifiche-legge/

    Legge sulle bonifiche
    “Questa legislatura – ha detto Maione – sarà caratterizzato dallo sblocco di opere di bonifica per legge. Un momento che i territori lombardi attendono da decenni. Abbiamo, infatti, grandi sfide da affrontare e le vinceremo con la collaborazione istituzionale tra Governo, Regione e Comuni“.

    "ora bisogna essere pragmatici e solidi...." parole dell'Assessore Maione riportate dall'intervista: L'ambiente si salva facendo sistema...


    Non so ma mi pare di vivere il vuoto pneumatico, in questa situazione di bonifica non fatta, di rimozione rifiuti pericolosi non eseguita, le parole sono state fin troppe, mancano le azioni e non si fa sistema senza le azioni...
    Volete promuovere il turismo e allora fatelo in modo sostenibile, prima curate le ferite che sono state inferte al sistema Terra e solo allora potrete pensare ad investire sul turismo!
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    Ex_selca_Forno
    www.vocecamuna.it/ex-selca-in-pref...e-passi-avanti/
    8 ottobre 2023
    Ex Selca, in Prefettura un incontro per fare passi avanti dall'articolo di Paolo Sutera
    ...."Quando si parla di Ex Selca e di smaltimento dei rifiuti tossici ancora presenti all’interno del capannone di Forno Allione, la prudenza non è mai troppa. Tra annunci, smentite, ritardi e risorse mancanti l’attesa per il piano che dovrebbe liberare la Vallecamonica dai 37mila metri cubi di rifiuti si è fatta lunga, ma la tenacia di raggiungere l’obiettivo non è mai venuta meno, soprattutto quando si uniscono le forze....."

    Mio commento: La tenacia è solo legata al fiato sul collo fatto dalle associazioni ambientaliste...fosse per i politici valligiani aspetta e spera.....
    21 dicembre 2023
    www.quibrescia.it/ambiente/2023/12...zo-demo/676801/

    Bilancio regionale, emendamenti respinti. No ai fondi per la bonifica dell’Ex Selca di Berzo Demo

    I Decisori politici al potere sono esseri incapaci di consapevolezza ambientale!
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    21 aprile 2023


    Ex Selca: addio – finalmente – ai rifiuti pericolosi. Quando e come verranno rimossi


    www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/ex-selca-rifiuti-4a6d98fb

    ...dall'articolo.." Lo scorso 10 ottobre, Ducoli ha poi trasmesso il documento relativo all’aggiornamento del piano di rimozione dei rifiuti giacenti presso l’area Ex Selca predisposto dalla Società W-Jam.

    L’11 gennaio si è svolta la conferenza dei servizi per valutare il documento, approvato il 10 febbraio. La curatela si è così impegnata nelle operazioni di rimozione. Il piano esecutivo è stato trasmesso al Tar per l’ok definitivo. Entro 30 giorni dal via libera, la Valcamonica e Forno Allione assisteranno finalmente alla rimozione del materiale, che sarà portato all’estero per essere smaltito.Il costo per lo smaltimento di rifiuti è di 372 euro a tonnellata e per il momento quelle che saranno rimosse saranno 5mila: circa un quinto di quelle presenti. Serviranno 33 giorni di lavoro e 2mila carichi con movimentazione di cinque o sei camion al giorno..."

    www.quibrescia.it/ambiente/2023/04...icolosi/646605/
    Berzo Demo, ex Selca di Forno Allione: c’è il piano per la rimozione di (parte) dei rifiuti pericolosi

    dall'articolo: La Conferenza dei servizi ha stabilito un programma che prevede la rimozione di circa 5 tonnellate di rifiuti, i più soggetti a dilavamento e potenzialmente inquinanti per la falda acquifera, che verranno trasferiti nella sede della Ri.Ve srl di Venezia, dove verranno trattati e poi spostati nuovamente all'estero. Che sia la volta buona?

    una-veduta-dell-ex-selca

    20 maggio 2023 Ex Selca, i rifiuti in Austria entro due anni?

    www.vocecamuna.it/ex-selca-i-rifiu...entro-due-anni/
    dall' articolo: "Da Forno Allione all’Austria: sarà questo il tragitto che dovrebbero compiere i rifiuti tossici presenti all’interno dei capannoni dell’Ex Selca, a Berzo Demo. A dirlo Italo Bigioli, presidente del Comitato delle associazioni che si è formato proprio per chiedere decisioni ed interventi tempestivi alle istituzioni, affinché la vicenda si chiuda una volta per tutte..."


    Ex-Selca

    4 giugno 2023
    www.giornaledibrescia.it/valcamoni...acque-1.3901805

    Ex Selca di Berzo Demo, arriva l’ok per lo scarico delle acque di Giuliana Mossoni

    dall'articolo:" A seguito dell’ordinanza del commissario, che un anno fa ha imposto al curatore fallimentare di smaltire i rifiuti pericolosi presenti nel sito (ordinanza sulla quale pende un ricorso al Tar), è stato deciso di trasferire i rifiuti all’estero per smaltirli. Come precisa Bernardi, i fondi disponibili ammonterebbero a poco più di 2 milioni e basterebbero solo per un decimo dei materiali presenti: per completare l’operazione mancherebbero almeno 20 milioni. «Il compito dell’Amministrazione è reperire i fondi dagli enti, come avvenuto in passato - specifica Bernardi -: ognuno dovrà fare la propria parte. Stiamo attendendo risposte, perché ci risultano ancora disponibili 4 milioni dei fondi Odi, mentre dovranno intervenire gli altri enti preposti, stanziando i soldi necessari. È scontato che non può averli il Comune»....

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    Edited by vincenzab - 1/4/2024, 09:20
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    https://www.bresciaoggi.it/territori/valca...ziale-1.9833500

    Selca, i rifiuti se ne andranno ma la bonifica sarà parziale

    L’anno nuovo non ha purtroppo portato la svolta attesa per l’enorme deposito di rifiuti stoccati ormai da tanti, troppi anni nei capannonie negli spazi esterni della ex Selca di Forno Allione.O almeno non ha portato una svolta definitiva.Il tema dello smaltimento è sul tavolo da anni, e la conferenza di servizi che si è tenuta nelle ultime ore in Prefettura a Brescia per riparlarne ha fatto emergere un dato non entusiasmante: il curatore fallimentare incaricato di occuparsi delle «eredità» del marchio industriale non avrebbe più le risorse necessarie per procedere a una rimozione totale delle tonnellate di scarti della lavorazione dell’alluminio presenti nell’ex sito industriale di Berzo Demo.La riunione si è svolta in Broletto a Brescia all’inizio della settimana, ma il quadro è emerso solo ieri mattina in municipio, durante un incontro del commissario prefettizio (il Comune di Berzo Demo è appunto commissariato) Anna Frizzante con alcuni esponenti del comitato spontaneo di cittadini per la bonifica.Come detto, non ci sarebbero le risorse economiche per trasferire altrove la montagna di scarti, apparentemente destinata a restare almeno in parte nella ex Selca, e in questa fase il curatore fallimentare sta cercando sul mercato internazionale l’offerta finanziaria migliore con l’obiettivo, comunque, di rimuovere la maggior parte delle scorie presenti a Forno Allione.Operazione per la quale dovrà anche incassare il via libera del giudice che lo ha incaricato della curatela fallimentare.Una possibilità in più nell’ottica di una soluzione definitiva del caso potrebbe essere rappresentata dai Fondi per i Comuni di confine che, prima dell’azzeramento, la vecchia amministrazione comunale aveva ottenuto per attuare un piano di reidustrializzazione proprio nell’area in questione.Si parla di circa quattro milioni di euro che sono attualmente «congelati», ma per utilizzarli nel completamento della bonifica piuttosto che nel rilancio produttivo bisognerebbe modificarne la destinazione d’uso, e pare come minimo difficile che la politica, in questo caso la Regione, si interessi di questa vicenda nel pieno della fase pre elettorale.Se ne riparlerà dopo l’appuntamento con le urne; nell’attesa, questo ex sito produttivo ad alto rischio continuerà almeno in parte a essere un magazzino di rifiuti industriali.•.
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    Ex Selca, a un mese dall’ultimatum del commissario prefettizio i rifiuti non sono stati rimossi

    https://www.vocecamuna.it/ex-selca-a-un-me...-stati-rimossi/
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    https://www.vocecamuna.it/ex-selca-a-un-me...-stati-rimossi/

    Ex Selca, a un mese dall’ultimatum del commissario prefettizio i rifiuti non sono stati rimossi
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    Comunicato Stampa: Montecampione, continua lo spreco di soldi pubblici senza un’idea per il futuro

    Nelle scorse settimane è stato dato il via libera da Regione Lombardia alla proposta di “Patto Territoriale' per lo sviluppo strategico, integrato e sostenibile del Comprensorio di Montecampione-Bassa Valle Camonica” proposta finalizzata alla realizzazione di tre interventi infrastrutturali: la sostituzione/realizzazione degli impianti 'Dosso delle Beccherie', 'Secondino-Monte Splaza' e 'Longarino-Monte Splaza'.

    Gli interventi per la realizzazione della proposta di Patto territoriale del comprensorio di Montecampione ammontano a 13.165.900 euro.
    Il Comune di Artogne e la Comunità Montana di Valle Camonica concorreranno al cofinanziamento per una quota pari ad euro 5.682.950 euro, la Regione Lombardia un cofinanziamento della restante quota per un totale di 7.482.950 euro. Il Patto Territoriale prevede la partecipazione anche dei Comuni di Artogne, Darfo Boario Terme, Gianico, Pian Camuno, Rogno e della Comunità Montana di Valle Camonica. Le vicende che hanno segnato la nascita e la decadenza di Montecampione racchiudono da sole l’intera storia dell’industria dello sci, soprattutto dove questa è cresciuta su basi speculative creando ambiti artificiali a scapito dei territori montani. Gli investimenti inclusi nel Patto Territoriale hanno l’obiettivo di mantenere attivo il collegamento tra il villaggio di Alpiaz e la conca di Bassinale, che negli anni recenti è stato interrotto per mancanza di neve e per gli eccessivi costi di gestione (non certo per la pandemia). L’andamento fortemente negativo delle precipitazioni nevose sul crinale tra la Valle Camonica e la Val Trompia (in tempi recenti fa eccezione solo il 2020), dovrebbe suggerirebbe l’inopportunità di investire ulteriori risorse su impianti di trasferimento energivori, che richiedono un costante innevamento artificiale e sono scarsamente attrattivi per gli sciatori. Va segnalato il lungo periodo di siccità che dura ormai dai primi mesi del 2022 che ha mandato in crisi l’acquedotto del Comune di Darfo Boario Terme, obbligando i cittadini di alcune frazioni a far bollire l’acqua: l’innevamento artificiale sui crinali della bassa valle richiede grandi quantità di acqua e sarebbe da bandire anche solo per questa ragione. È sufficiente aggirarsi tra i condomini di Alpiaz, o intorno al serpentone-ecomostro di Bassinale per rendersi conto della drammaticità della situazione dell’ingente volume edificato (400.000 mc), per molta parte degradato o invia di degrado (anche la depurazione delle acque reflue non funziona), e ancora si pensa di puntare sullo sci da discesa per dare un futuro a Montecampione, proponendo l’ennesimo velleitario “rilancio” dopo i numerosi fallimenti passati?

    Serve un ripensamento dell’intero comprensorio che orienti i nuovi investimenti per la sua riqualificazione:

    L’area di Alpiaz-Bassinale è al centro di un ambito territoriale, paesaggistico e sportivo unico, che unisce Lago d’Iseo e Tonale, Darfo Boario Terme e Parco Adamello. La Stanga di Bassinale è la porta di ingresso dell’Area Vasta Val Grigna e delle sue convalli e da lì attraverso una delle aree demaniali più ricche di flora e fauna alpina dell’intera Regione Lombardia, si aprono prospettive di utilizzo sostenibile di territori vasti e di pregio agricolo, paesaggistico, geologico e naturalistico, da San Glisente, al Croce Domini, ed al Sud del Parco Adamello. Non è chiaro il motivo per il quale i Comuni di Gianico e Darfo Boario Terme abbiano firmato il Patto Territoriale.
    Va fatto un nuovo racconto di Montecampione, maggiormente orientato alla valorizzazione dell’ingente capitale naturale ed alle pratiche sportive compatibili con questi ambienti prealpini (trekking e MTB in estate e sci alpinismo e ciaspole in inverno) e, viste le prospettive per l’innevamento, concentrando gli sforzi solo sugli impianti sciistici sopra il villaggio di Alpiaz. Solo rendendo strutturale l’interesse per il comprensorio si può pensare di rinnovare e rianimare i condomini in quota aspirando a nuovi valori, anche economici e immobiliari.
    L’ecomostro di Bassinale deve essere abbattuto (peraltro, lo stato di precaria manutenzione dello stesso sta già andando in tale direzione) proponendo al suo posto un intervento di vera valorizzazione dello straordinario paesaggio alpino che lo contorna. Si può far sorgere al suo posto un albergo – rifugio alpino di nuova generazione, paesaggisticamente, energeticamente e ambientalmente compatibile, dotato di tutti i comfort che oggi vengono richiesti da un pubblico esigente, posto realmente al centro del suo territorio, non lontano da Darfo Boario e dalle sue terme, nell’ambito di un comprensorio turistico dalle potenzialità enormi.
    Questa è la nostra valutazione per dare un futuro al “sistema” Montecampione, per uno sviluppo sostenibile delle montagne camune e la rivincita di un intero territorio dagli errori e dai guasti del passato!

    DICIAMO QUINDI UN CHIARO NO AD ALTRI SOLDI PUBBLICI GETTATI INUTILMENTE NEL “BUCO NERO” DELLE PISTE DA SCI DI MONTECAMPIONE

    Chiediamo un cambio di paradigma nell’investire soldi pubblici (soldi di tutti!), laddove la politica locale e regionale non trova di meglio da fare che buttare altri 13 milioni di euro in una impresa già fallimentare in partenza.

    Legambiente circolo Valle Camonica Legambiente
    circolo Alto Sebino
    Italia nostra sezione Valle Camonica
    Amici del torrente Grigna
    Amici della Natura di Saviore dell’Adamello
    Osservatorio Territoriale Darfense
    Comitato Centraline di Valle Camonica per l'acqua che scorre
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    L'ordinanza 29 giugno 22
    https://vallecamonica.forumfree.it/?t=79203000
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    www.facebook.com/retealternattivavallecamonica1/

    dal post:Il Commissario Straordinario del Comune di Berzo Demo,
    nominato dal Prefetto in data 23 marzo 2022 in sostituzione del Sindaco Bernardi dimessosi a seguito delle note vicende giudiziarie ORDINA al Fallimento Selca S.p.A, in persona del Curatore pro tempore, dott. Giacomo Ducoli di Breno e alla proprietà delle aree ex Selca S.p.A. in persona dell’Amministratore Unico Portanova Gennaro di Mondragone (Caserta)
    provvedere alla rimozione dei rifiuti abbandonati e allo smaltimento/recupero degli stessi, previa presentazione di idoneo piano di rimozione/recupero/smaltimento degli stessi, da trasmettere alla scrivente Amministrazione entro e non oltre 30 (trenta) giorni.
    DISPONE inoltre
    che in caso di inottemperanza a quanto previsto dall’Ordinanza, SI PROCEDERA' ALL'ESECUZIONE D'UFFICIO, in danno ai soggetti responsabili al recupero delle somme anticipate da questa Amministrazione, fatta salva l’applicazione delle sanzioni amministrative e penali previste dall’art.50 del D.lgs.n°267/2000, nonché a presentare denuncia alla competente Autorità Giudiziaria, ai sensi dell'art.255, co. 3 del D.lgs.152/2006.


    www.quibrescia.it/provincia/valcam...-giorni/620011/

    www.vocecamuna.it/ex-selca-ultimat...tire-i-rifiuti/

    www.vocecamuna.it/ex-selca-i-costi...ebbero-ridursi/

    www.teleboario.it/notizia/2577/ex-...nza-del-comune/


    www.bresciaoggi.it/territori/valca...-meno-1.9503702
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    https://www.change.org/p/sindaci-della-val...eni?signed=true
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    www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/ex...enire-1.7469307


    dal articolo ......A ottobre scorso, Arpa aveva evidenziato che la concentrazione di fluoruri nell’Oglio, a valle dell’ex Selca, sarebbe 11 volte il consentito, l’arsenico 10 volte oltre il limite, segno che la contaminazione si è diffusa. "Dall’allarme Arpa non è cambiato nulla – spiega Livio Pelamatti, Legambiente Vallecamonica – i capannoni sono ancora in uno stato non idoneo, c’è una situazione di degrado e di pericolo. L’intervento con la barriera idraulica non è la soluzione, bisogna procedere alla bonifica". Federica Pacella



    https://www.vocecamuna.it/ex-selca-gli-amb...-ancora-non-ce/

    ...dall' articolo ....A farsi portavoce dei camuni e non solo, ieri a Breno con il presidente Sandro Bonomelli e l’assessore all’ambiente Mirco Pendoli c’era Italo Bigioli, leader dell’Associazione Amici della Natura di Saviore e membro del Comitato che chiede di liberare la Vallecamonica dai veleni. Un gruppo che sulla piattaforma Change.org ha raccolto oltre 2.800 firme, ora depositate in Comunità Montana.


    https://www.giornaledibrescia.it/valcamoni...getto-1.3701304

    Poco più di 2.800 firme, raccolte sulla piattaforma Change.org, per chiedere di liberare la Valcamonica dai veleni, con particolare riferimento ai rifiuti stoccati nell’area ex Selca di Forno Allione.

    Le hanno depositate in Comunità montana un gruppo di associazioni ambientaliste camune, capitanate da Italo Bigioli degli Amici della natura, consegnandole al presidente Sandro Bonomelli e all’assessore all’Ecologia Mirco Pendoli. L’obiettivo è tenere alta l’attenzione sul problema e intervenire al più presto, visto che nell’ultimo decennio, tra carte bollate e aule di tribunali, poco o nulla si è riusciti a fare.


    Il tema è ingarbugliato, complesso e si è avvitato su se stesso, mentre alcuni protagonisti si sono arroccati sulle loro posizioni. Quel che è certo è che ci sono 37mila tonnellate di rifiuti pericolosi stoccati da una dozzina d’anni in parte all’interno dei capannoni del sito industriale e in parte sui piazzali. Un’altra certezza è la sentenza del Consiglio di Stato, che un mese fa ha decretato, in via definitiva, che deve essere il curatore fallimentare a effettuare gli interventi a tutela del sito contaminato. Nella realtà, nessuno degli attori che si sono seduti al tavolo ha grandi possibilità di agire: né le associazioni ambientaliste, che continuano a sollevare il caso, e neppure l’ente comprensoriale.

    Il presidente Bonomelli ha però contribuito al dibattito ribadendo che, oggi, le risorse per la bonifica sarebbero già a disposizione, ma a fronte di un progetto approvato.

    L’accordo di programma tra Comune di Berzo Demo, enti comprensoriali, Provincia e Regione, mai però sottoscritto, mette sul piatto una decina di milioni, a fronte della stesura di un progetto di bonifica da parte del curatore fallimentare, che dovrà essere approvato da tutti gli enti. All’appello manca il progetto (o la volontà del curatore di realizzarlo) e le varie e conseguenti approvazioni, che consentirebbero al Comune di acquisire le aree e disporre la bonifica «in situ».

    L’unica ipotesi che ancora oggi regge è infatti la bonifica e lo stoccaggio dei rifiuti direttamente sul posto; ogni altra soluzione è risultata non attuabile. Nello scacchiere, da qualche settimane, è però cambiato un soggetto: con la caduta dell’Amministrazione, a fare le veci del sindaco è il commissario prefettizio. Che si starebbe muovendo parecchio sul tema ex Selca e avrebbe già incontrato alcuni attori principali. In una vicenda tanto annosa, l’autorità di governo potrebbe riuscire a velocizzare e concretizzare alcuni passaggi che, alla luce dei fatti, hanno solo ristagnato negli ultimi anni.
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    www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/ex...enire-1.7469307
    dal articolo ......A ottobre scorso, Arpa aveva evidenziato che la concentrazione di fluoruri nell’Oglio, a valle dell’ex Selca, sarebbe 11 volte il consentito, l’arsenico 10 volte oltre il limite, segno che la contaminazione si è diffusa. "Dall’allarme Arpa non è cambiato nulla – spiega Livio Pelamatti, Legambiente Vallecamonica – i capannoni sono ancora in uno stato non idoneo, c’è una situazione di degrado e di pericolo. L’intervento con la barriera idraulica non è la soluzione, bisogna procedere alla bonifica". Federica Pacella



    www.vocecamuna.it/ex-selca-gli-amb...-ancora-non-ce/

    ...dall' articolo ....A farsi portavoce dei camuni e non solo, ieri a Breno con il presidente Sandro Bonomelli e l’assessore all’ambiente Mirco Pendoli c’era Italo Bigioli, leader dell’Associazione Amici della Natura di Saviore e membro del Comitato che chiede di liberare la Vallecamonica dai veleni. Un gruppo che sulla piattaforma Change.org ha raccolto oltre 2.800 firme, ora depositate in Comunità Montana.


    www.giornaledibrescia.it/valcamoni...getto-1.3701304

    Poco più di 2.800 firme, raccolte sulla piattaforma Change.org, per chiedere di liberare la Valcamonica dai veleni, con particolare riferimento ai rifiuti stoccati nell’area ex Selca di Forno Allione.

    Le hanno depositate in Comunità montana un gruppo di associazioni ambientaliste camune, capitanate da Italo Bigioli degli Amici della natura, consegnandole al presidente Sandro Bonomelli e all’assessore all’Ecologia Mirco Pendoli. L’obiettivo è tenere alta l’attenzione sul problema e intervenire al più presto, visto che nell’ultimo decennio, tra carte bollate e aule di tribunali, poco o nulla si è riusciti a fare.

    Il tema è ingarbugliato, complesso e si è avvitato su se stesso, mentre alcuni protagonisti si sono arroccati sulle loro posizioni. Quel che è certo è che ci sono 37mila tonnellate di rifiuti pericolosi stoccati da una dozzina d’anni in parte all’interno dei capannoni del sito industriale e in parte sui piazzali. Un’altra certezza è la sentenza del Consiglio di Stato, che un mese fa ha decretato, in via definitiva, che deve essere il curatore fallimentare a effettuare gli interventi a tutela del sito contaminato. Nella realtà, nessuno degli attori che si sono seduti al tavolo ha grandi possibilità di agire: né le associazioni ambientaliste, che continuano a sollevare il caso, e neppure l’ente comprensoriale.

    Il presidente Bonomelli ha però contribuito al dibattito ribadendo che, oggi, le risorse per la bonifica sarebbero già a disposizione, ma a fronte di un progetto approvato.

    L’accordo di programma tra Comune di Berzo Demo, enti comprensoriali, Provincia e Regione, mai però sottoscritto, mette sul piatto una decina di milioni, a fronte della stesura di un progetto di bonifica da parte del curatore fallimentare, che dovrà essere approvato da tutti gli enti. All’appello manca il progetto (o la volontà del curatore di realizzarlo) e le varie e conseguenti approvazioni, che consentirebbero al Comune di acquisire le aree e disporre la bonifica «in situ».

    L’unica ipotesi che ancora oggi regge è infatti la bonifica e lo stoccaggio dei rifiuti direttamente sul posto; ogni altra soluzione è risultata non attuabile. Nello scacchiere, da qualche settimane, è però cambiato un soggetto: con la caduta dell’Amministrazione, a fare le veci del sindaco è il commissario prefettizio. Che si starebbe muovendo parecchio sul tema ex Selca e avrebbe già incontrato alcuni attori principali. In una vicenda tanto annosa, l’autorità di governo potrebbe riuscire a velocizzare e concretizzare alcuni passaggi che, alla luce dei fatti, hanno solo ristagnato negli ultimi anni.
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    www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/ex...enire-1.7469307

    www.bresciaoggi.it/territori/valca...guati-1.9288961

    IL TEMPO è SCADUTO
    DALL' ARTICOLO
    «Chi inquina paga: non devono essere i cittadini a subire e a sanare le conseguenze dell’avvelenamento del territorio provocato da chi ha tratto enormi profitti sfruttandolo». Questo principio ovvio è contenuto implicitamente nel pronunciamento del Consiglio di Stato che ha rigettato l’appello del curatore della ex Selca di Forno Allione, il quale si era opposto a un’ordinanza del Comune di Berzo Demo (datata 2017) che gli imponeva di mettere presto in sicurezza le scorie pericolose depositate da anni nei piazzali e nei capannoni della società fallita nel 2010, ed è stato riaffermato dalle associazioni ambientaliste della Valcamonica proprio dopo la sentenza del supremo organo amministrativo (che considerano in parte una loro vittoria)......

    www.facebook.com/watch/?v=645550676541253 CURATELA EX-SELCA DEVE PAGARE

    Edited by vincenzab - 23/4/2022, 07:10
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    CS ACP: Amianto, Pediatri: “Almeno 350mila bambini ancora esposti, anche in classe. Urge intervento programmatico”

    https://acp.it/it/2022/01/cs-acp-amianto-p...grammatico.html

    https://altreconomia.it/le-scuole-italiane...te-dallamianto/
408 replies since 22/8/2013
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