COMUNICATO STAMPA 12 APRILE 2016

A DIFESA DEL PARCO

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    A DIFESA DEL PARCO
    Comunicato stampa del 12 aprile 2016


    Le associazioni ambientaliste di Valle Camonica continuano e continueranno a difendere la salvaguardia del Parco dell'Adamello, Parco che contiene valenze naturalistiche tra le più pregiate di Lombardia, tanto che diverse Università straniere vengono in valle a studiare il nostro territorio, in particolare proprio la grande varietà botanica e geologica che contraddistingue i pascoli di Bazena Crocedomini e la Val Cadino. Tali valenze naturalistiche non sono venute meno, come scrivono i funzionari addetti alle aree protette della Regione nelle motivazioni con cui dichiarano improcedibile lo spostamento dei confini all'interno dell'area naturale.

    È importante non confondere le Riserve Naturali con l'intero Parco Regionale, come invece spesso si fa scorrettamente, perché le aree a riserva sono quasi sempre oltre i 1800 metri e quindi già di per sé sono aree tutelate da leggi nazionali e non possono essere intaccate dal punto di vista antropologico.

    Si parla a sproposito anche di vincoli troppo stretti all'interno del Parco, senza dire che quasi tutti i limiti sono gli stessi che ci sono nell’intera Comunità Montana, perché da essa dipendono le autorizzazioni per taglio alberi, ristrutturazioni, strade silvo-pastorali e altro. Talvolta sono invece vincoli derivanti da leggi nazionali. Solo le aree di alta quota, le riserve naturali, hanno norme più stringenti, ma già la Legge Vassallo metteva dei paletti sul territorio montano di alta quota.
    L'intero quadro normativo va poi inserito nel contesto europeo, visto che all'interno delle aree protette ci sono diversi Siti di Importanza Comunitaria, il che vuol dire che l’Europa ha riconosciute queste come aree di particolare interesse paesaggistico e quindi vi ha messo il proprio “timbro”. Tale riconoscimento non è un danno per la Valle, anzi è una opportunità. È proprio grazie a questo che all'estero chi clicca su internet la parola "parchi" trova anche il Parco dell'Adamello, divenendo un potenziale turista per la Valle Camonica. Ricordiamo inoltre che Mountain Wilderness ha recentemente ripreso il tema del Grande Parco Europeo che con L’Engadina, lo Stelvio, L’Adamello Brenta, le Orobie Valtellinesi e Bergamasche e l’Alto Garda Bresciano vedrebbe il Parco dell’Adamello, e quindi La Valle Camonica con la sua natura straordinaria e la sua unicità nel panorama storico culturale, al centro di uno dei più grandi Parchi Europei.



    È affermazione falsa dire (come fanno alcuni amministratori locali) che il Parco non porta turismo. Dai dati della ricerca commissionata dalla stessa Comunità Montana all'Università di Camerino e alla scuola superiore Sant'Anna di Pisa emerge che l'80 % del turismo in Valle Camonica è diretto verso le bellezze naturali, dopo che (purtroppo) è calato sensibilmente quello legato alle incisioni rupestri.
    A conferma di questo basta pensare che anche per la primavera del 2016, come successo negli anni precedenti, nell’ambito del progetto di Regione Lombardia “Sistema Parchi”, che si rivolge a tutte le scuole lombarde (infanzia, primaria, secondarie di primo e di secondo grado) e consente di scoprire e studiare il territorio, circa 200 classi (3500 ragazzi) provenienti da tutta la regione arriveranno in Valle Camonica, presso le Case del Parco e il Centro Faunistico allo scopo di visitare il Parco dell’Adamello, portandolo ad essere il Parco Lombardo più visitato nell’ambito di questo progetto.
    Inoltre le decine di iniziative proposte ogni anno con le ormai rodate rassegne “Estate nel Parco”, “Inverno nel Parco” e “Fiera della Sostenibilità nella Natura Alpina”, promosse dall’Ente Parco in collaborazione con il Centro Faunistico del Parco dell’Adamello e con le Case del Parco di Vezza d’Oglio e Cevo, vedono annualmente la partecipazione di almeno un migliaio di persone. Tutto questo senza contare le attività private di guida e soggiorno all'interno dei confini del Parco.

    La legge che decreta la nascita del Parco risale al 2003, ma già dal 1983 si è iniziato a discutere dell'importanza e dell'utilità di un parco per valorizzare le attrattive naturalistiche del versante orografico sinistro della Valle Camonica. Sono passati più di vent’anni ed ora qualcuno sostiene che in nome dell'autonomia amministrativa si debba disfare ciò che tanti amministratori di destra e di sinistra hanno costruito per l'interesse della Valle (e ne sono passati di amministratori!).
    Infine, e non ultimo per importanza, rileviamo l’assurda posizione dell'Assessore al Parco e della stessa Comunità Montana, depositaria della gestione del Parco, che operano per la riduzione dei confini del Parco stesso, sostenendo che lo spopolamento dei territori montani è dovuto alla presenza dell'area protetta, come se i paesi del versante destro non interessati dal Parco si fossero accresciuti e come se l'esodo dalla montagna dagli anni sessanta/settanta non fosse stato determinato dalla fine dell'agricoltura e dall'inizio dell'industrializzazione del fondovalle.


    L'Assessore al Parco che disconosce il Parco è come un Ministro della Sanità che chiude gli ospedali perché al loro interno sono obbligatorie stringenti norme igieniche!

    Le associazioni firmatarie del presente comunicato continuano a credere che la valorizzazione del nostro territorio passi attraverso la tutela delle sue attrattive Naturali. Se tali aree non fossero salvaguardate rischierebbero di subire gravi danni così come è successo al fondovalle dove, anche a causa della mancanza di “vincoli”, si sono prodotte “gravi cicatrici”: pensiamo alle aree industriali abbandonate, alle inutili e dannose micro centrali idroelettriche o addirittura alle discariche di sostanze tossiche disseminate lungo la Valle, di cui Selca è solo un esempio recente.

    UOMO E TERRITORIO PRO NATURA - Alessia Chiappini
    LEGAMBIENTE VALLECAMONICA - Guido Cenini
    GRUPPO ITALIANO AMICI DELLA NATURA - Italo Bigioli
    ITALIA NOSTRA - Anna Maria Basché
    ASSOCIAZIONE NATURALISTICO-CULTURALE NON PROFIT LOntànoVerde - Moira Troncatti
    TAM COORDINAMENTO CAI VALLECAMONICA SEBINO - Sandro Gianni
    CONFERENZA STABILE DELLE SEZIONI E SOTTOSEZIONI CAI DI VALLECAMONICA E SEBINO – Franco Capitanio
    CAI CEDEGOLO - Claudio Gelmini
    BIODISTRETTO VALLECAMONICA – Silvia Barbuti
    OSSERVATORIO TERRITORIALE DARFENSE – Rosa Pedersoli
    OSSERVATORIO TERRITORIALE EDOLESE – Dario Sonetti
     
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